ma chi l'ha detto poi che lanciarsi in una vertigine sia sbagliato?
un box vetrato che attutisce tutto ciò che arriva da fuori e paradossalmente
amplifica ciò che vi è contenuto: ora.
In questo momento vicino all'ora di pranzo la fame aumenta ma è fame di conoscenza,
di esperienze da gustare fino all'ultimo goccio. Ti piaccio?
Ti immagino già, con lo zaino fatto in fretta e furia mentre giri per una città dal nome affascinante giocando con tutto ciò che incontri. Tu che infili tra i denti un filo d'erba, annusi quell'aria così tanto diversa da casa tua e ti senti libera. E sei bellissima.
Mi chiedo se davvero sia possibile tutto questo sentire impalpabile....trepidazione in un'attesa che potrebbe sconfinare nel limbo del non-fatto o del non-detto. Cosa c'è in fondo da attendere? Sorte o destino, scelta inconsapevole di azioni e parole che a loro volta ne portano altre ed altre ancora.
Loop mnemonico. Azione. Parola. Gesto. Sguardo. Sensazione.
E' necessario non scordarsi l'altro in tutto questo.
Ma la vertigine richiede una dose maggiore di spregiudicatezza ed il risultato alla fine non è così importante.
lunedì 24 maggio 2010
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